Gay & Bisex
montato dallo stallone
di feltrone
11.07.2020 |
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"Ci mettemmo ad un tavolo ed ordinammo la birra, poi Massimo mi prese una mano
- sai che ti vedo sempre alla finestra? - disse sorridendo
- scusami, ma è più..."
Arrivare a vent'anni come me ancora vergine è raro,io non avevo il coraggio di provvedere a risolvere il problema,mi piacevano i maschi,al tempo stesso non volevo espormi , per vergogna.Nonostante tutto c'era un tipo che mi piaceva,abitava di fronte a me,avrà avuto trent'anni ,il mio opposto,grande ,muscoloso,con una gran barba,a differenza di me che ero esile e delicato,molto effeminato.
Lo guardavo di nascosto dalla mia finestra di camera,lui in casa aveva adibito una stanza a palestra e l'estate con la finestra aperta lo vedevo fare gli esercizi,mi eccitavo tantissimo,nell'ombra mi godevo quel maschio fantasticando che mi desiderasse,mi masturbavo appena lo vedevo,spesso era a torso nudo,i suoi pettorali coperti da un folto pelo mi toglievano il respiro e venivo nella mia mano.
Andava avanti da un po,non credevo mi avesse mai notato,ma un giorno lo incrociai sul marciapiede,mi sorrise
- ciao,tu sei quel ragazzo che abita di fronte ,vero? - disse
- si,sono io,mi chiamo Giacomo - risposi
- piacere,Massimo,ti va di andare a berci una birra stasera? - io faticavo a credere che lo stesse chiedendo proprio a me
- volentieri,ci vediamo qui fuori? - balbettai
- si ,verso le 21.30,se ti va - mi fece l'occhiolino e mi lasciò li imbambolato,incapace di rendermi conto di quello che era accaduto,un sogno si stava avverando,ero felice ma anche impaurito,non sapevo come mi sarei dovuto comportare.
La sera uscii di casa verso le 21.20,lui ancora non c'era,ero teso,forse non si sarebbe presentato,avevo paura che lo avesse detto per prendermi in giro,invece eccolo,bello,con una camicia aperta che lasciava uscire la sua folta peluria
- andiamo,prendiamo la mia macchina - fece
- va bene,andiamo in centro? -
- si,conosco un bel posto - salimmo sulla sua auto e si diresse nel posto che diceva.
Arrivammo e parcheggiammo,mi disse che era vicino,capii subito dalla clientela fuori il tipo di locale,era pieno di gay,diventai rosso,lui se ne accorse
- che c'è non ti va? -
- si,va bene,è che non me lo aspettavo-
- non dirmi che sei etero ,non ci credo - mi prese la mano ed entrammo,non conoscevo quel posto,lui invece si,lo salutavano in molti,io a testa bassa lo seguivo,stava cambiando la mia vita.
Ci mettemmo ad un tavolo ed ordinammo la birra,poi Massimo mi prese una mano
- sai che ti vedo sempre alla finestra? - disse sorridendo
- scusami,ma è più forte di me -
- non devi scusarti,tu mi piaci sai - lo guardai
- mi stai prendendo in giro? -
- assolutamente no,è tutto vero,io ti piaccio? - con gli occhi abbassati fece un cenno affermativo con la testa,lui si avvicinò e mi baciò,ero in estasi,avevo paura che fosse solamente un sogno e che mi sarei risvegliato di li a poco
- mi piaci da morire,ma sai io sono timido - risposi
- ti va di venire da me? -
- guarda che io non l'ho mai fatto ,davvero -
- allora sarò il primo,che ne dici? -
- davvero non mi stai prendendo in giro? - scolò la birra e mi prese per mano,uscimmo dal locale e rimontammo in macchina,in pochi minuti eravamo davanti alla porta di casa sua,si rivolse a me
- che dici,sto scherzando? -
- mi pare di no -
- allora entri? - lo seguii docile,appena dentro,mi spinse contro la porta e si avvinghiò a me baciandomi .
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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